Un pomeriggio diverso, lontano dal caos della città e dei famigerati centri commerciali che non ci fanno arricchire di belle esperienze ma, al contrario ci inaridiscono dato che ci allontanano sempre di più dall’abitudine che si usava prima di fare delle simpatiche passeggiate all’aria aperta. Così si sfruttava la luce del sole e non ci si chiudeva in posti chiusi con orribili luci artificiali. Ma visto che mi leggete siete degli appassionati di queste cose e quindi vado oltre!
Il luogo è fantastico, specialmente per il fatto che si trova piuttosto vicino a Roma. Se venite sall’Aurelia dovete girare al bivio di Monte Romano e quando incrociate l’acquedotto dovete girare a sinistra sino al parcheggio dell’area archeologica. Mentre dalla Cassia superata Vetralla girate a sinistra verso Monte Romano e vi trovate il bivio a destra. Dalla foto si vede l’acquedotto che è riconoscibile facilmente.
Dopo essere passati dall’acropoli sarebbe il Top andare a visitare la necropoli che possiede delle tombe dipinte meravigliose. Io oggi mi sono soffermata sull’acropoli. La città di Tarkna era situata a circa 10 km dal l’importante porto di Gravisca nodo commerciale di notevole interesse che rendeva la città una delle più ricche dell’impero etrusco. La città comunque era collegata al mare dall’emissario del lago di Bolsena il Marta che all’epoca permetteva di trasportare le merci fino in città.
Purtroppo l’area è abbastanza abbandonata, ed anche poco visitata. Visto che di sabato pomeriggio a parte alcuni cercatori di funghi ero l’unica interessata agli etruschi! se pensiamo che Tarquinia è stata una delle più ricche città etrusche è un peccato che è così poco visitata.
L’ara della Regina è la zona più alta della città. In questo tempio risalente al IV secolo a.C. sono stati trovati i famosi cavalli alati che ora si trovano al Museo Nazionale di Tarquinia. La zona è imponente e del tempio restano solo le fondamenta in blocchi di roccia massicci. Sulla parte posteriore passa la strada antica di cui si vede una piccola parte. Come si vede dalle fotografie. Si può solo immaginare l’impotenza del tempio che come posizione dominante assomiglia molto a quelli visti a Selinunte nella Magna Grecia. Ma del resto anche loro avevano grosse influenze e scambi sia Greci che da parte degli Egizi.
Camminando più a nord vi è l’abitato di cui si può vedere solo una piccola parte.
Vi sono degli scavi in corso ma ovviamente praticamente nulla è visibile né vi è possibilità di avere conoscenza di nuove scoperte.
Nella zona sacra inoltre è stato trovato un pozzo votivo di cui allego un piccolo video.
La passeggiata è comunque fantastica, e vi consiglio di respirare l’aria di quel luogo dove si percepisce storia in ogni scorcio!