The Pigg Power will be in our hearts forever…

 

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Chi era Mike Pigg? Forse solo alcuni di noi ricordano le sue performance. Lui aveva iniziato il triathlon dopo aver visto in televisione Dave Scott che gareggiava nell’evento dell’Ironman nel 1983. A differenza della maggior parte degli altri triathleti, lui che poi venne soprannominato “The Pigg Power” (La Forza Pigg), riuscì addirittura ad arrivare settimo assoluto nello stesso evento nel 1985. Mike Pigg aveva lo spirito del combattente e si allenava veramente duro. Mentre Molina faceva tanti chilometri, Dave Scott applicava i metodi di allenamento mistici di NorCal e Mark Allen utilizzava una periodizzazione specifica, Pigg soffriva. Negli anni nei quali si effettuavano degli allenamenti duri senza una tecnica particolare, Pigg si posizionava in cima agli sforzi che venivano compiuti dai triathleti di quegli anni.

Mike Pigg non era nato  con una innata velocità o particolari capacità fisiche o addirittura un superiore sistema cardiovascolare. Ed inotre non aveva avuto la possibilità di utilizzare delle tecniche di allenamento o la fortuna di avere grandi guadagni dalle gare come invece possono avere alcuni grandi triathleti di oggi. Fortunatamente riuscì ad avere una famiglia che lo ha potuto aiutare ad evolversi come uomo e come atleta.

Lui era comunque nato con le capacità e la forza fisica di un minatore di miniera e di certo non avrebbe potuto fare una carriera come grafico o come pittore. Le sue motivazioni non derivavano dal fatto che il successo fisico gli avrebbe portato benessere economico ma dal fatto più profondo che ogni gara rappresentava per lui una sfida ed una battaglia.

Scott Tinley ricorda che: “Ognuno dei compagni di allenamento di Pigg si ricorda un fatto carino su di lui, un aneddoto di qualche sua strana abitudine legata al suo particolare modo di allenarsi. Jimmy Riccitello si ricorda che guardava Mike che appena finito di allenarsi si buttava a capofitto ancora tutto sudato su una mega scodella di spaghetti. Ray Browning vi potrà dire come Pigg non usciva dall’acqua dopo essersi finito di allenare se non riusciva a fare 50 metri in apnea. Greg Welch si ricorda come una volta mentre cercavano di fare la birra fatta in casa Mike voleva subito creare di quella stupida attività una venture internazionale. Con Pigg ogni cosa poteva essere trasformata in una competizione. Se ordinavamo un caffè in un bar lui diceva “Hey, vediamo a chi viene servito il caffè per primo.” Oppure se andavamo al bagno lui subito partiva con la sfida, “Ok, chi riesce a farla più lontano possibile senza farla cadere per terra, che dite?” Il primo in cima alla montagna, il primo che entrava in macchina, il primo che riusciva a raggiungere la quota cardiaca al di sopra di 190 battiti. Anche le piccole cose diventavano un gioco per creare una sfida. Chi riesce a vedere per primo un serpente sul sentiero? Chi si ricorda chi è arrivato 5 assoluto all’Ironman 83? Chi riesce a tenere la sua bici sporca per un mese? Le sfide non finivano mai e noi ci divertivamo un mondo perchè Mike ci rendeva tutto bello. Lui riusciva a farci dimenticare la fatica ed il dolore di tanti giorni di allenamento difficili.”

Forse non tutti sanno che Mike è entrato nella storia per aver gareggiato a St Croix 25 anni fa ed essere stato il primo vincitore di una gara di Coppa del Mondo ITU. In una entusiasmante gara Pigg è riuscito a battere i primi campioni del Mondo ITU: l’australiano Greg Welch che aveva vinto il Campionato del Mondo nel 1990 e l’americano Mark Allen che lo aveva vinto nel 1989. Pigg è riuscito a passare Welch quasi sul traguardo con il tempo di 2 ore, 31 minuti e 5 secondi in un percorso di 2km di nuoto, 50km di bici e 12km di corsa, nella gara organizzata nelle Isole Vergini. Guardando indietro nel tempo a quella competizione ed a come il triathlon si evoluto nel corso degli anni, Pigg è convinto che quello è in assoluto uno dei ricordi più emozionanti della sua intera carriera sportiva. In una sua recente intervista Mike racconta: “Per me essere il primo uomo ad aver vinto una prova di Coppa del Mondo rappresenta una grande cosa non tanto per il premio in denaro che mi sono guadagnato ma, per il fatto che si gareggiava in un posto nuovo e tutti i più forti atleti professionisti di quell’epoca erano riuniti per la prima volta in un unico evento. Comunque credo che all’epoca nessuno di noi avesse realizzato che eravamo all’inizio di un cambiamento epocale. Vincere la gara a St. Croix  ha rappresentato uno dei miei momenti migliori. Tutto quello che ne è derivato è stato fantastico: pubblicità. TV, soldi e riuscire a battere i quattro migliori atleti del mondo in una volta sola. Lo stesso Mark Allen che mi aveva battuti agli USA Pro Nationals a Hilton Head nel 1987. Quello è stato veramente qualcosa di grande, poterlo staccare e vederlo dietro di me all’arrivo. Sinceramente tutta la mia carriera sportiva è qualcosa che mi porto dentro per sempre e non mi dimenticherò mai tutto quello che ho fatto, mi sento veramente fortunato di aver potuto gareggiare per 17 anni. Le persone che giravano attorno a questo sport erano fantastiche, gli spettatori incredibili, così come gli atleti pro e gli amatori, gli sponsor e gli organizzatori che hanno reso possibile tutto quanto. Grazie a tutti voi per questi meravigliosi ricordi.” Grazie a te Mike per essere stato un così grande triathleta! Le tue performace epiche rimarranno per sempre nei nostri cuori di triathleti!

Referenze: www.trihistory.com www.triathlon.org

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Former National Triathlon athlete, now ancient and forgotten sites hunter, mountain biker and open waters swimmer. Love ancient Romans and Etruscan civilizations. Follow my discoveries!

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