This article is dedicated to a special person that, maybe, or it is better to say that I am sure that the majority of you know him in his “work” version that is as a DJ. The voice of Radio Dimensione Suono or better the specialist of the revival music of today’s nights in Rome and the best DJ of the “movida” of the 80’s in Rome.
We fake young people of today, know him as a different person. Well, yes, Faber Cucchetti, that most of you that do not live in Rome, do not even know who he is, was a very strong triathlete and an athlete with an elite swimming career in Italy.
He was a swimmer for the Italian club called Sergio De Gregorio and by chance I dedicate this article in the memory of those athletes that died 50 years ago while going in Bremen in 1966 in an international swimming meeting in a plane crash. He was an elite athlete racing from 1971 to 1978. A breaststroke specialist, three times in the national Italian Team as a junior athlete. He has the Italian record time in the “esordiente” group of age (200 meters) and then as a junior in the mixed relay (4×100). Well guys, you don’t have to think that we were not good only because triathlon was starting in those years. We were very strong athletes coming from a different kind of sport and racing for a discipline that was starting at that time that believed to what we were doing.
The magnificent two: Fabrizio Bovenzi and Danilo Palmucci that were swimming in the same club, managed to convince Faber to start training for this crazy adventure! and probably Faber like me was searching for new traning stimuli and triathlon in this way was perfect!
Faber has raced in the second event organized in Italy that took place in November in Trevignano in the lake of Bracciano near Rome. And if you think that the weather was the same of today’s, you are maybe way off base! And so it was a rainy cold day as they used to be the last autumn days of many years ago!
Of course, do not think that the race distances were like the ones of today. Everything depended on where the events were organized! In this case the competition started from Trevignano and reached Rome, precisely the Stadio dei Marmi (near the Olympic Stadium). The triathletes had to do a bike course and then a run course in the Lungotevere in Rome. I want to remind you that there was no Federation but only a simple Triathlon Association and there were no technical officials. Everything was in the hands of we triathletes. This meant that eveyone controlled himself and the others. But this is something I will tell you in another day! What I was saying was that the guys after the swim did a transition in Trevignano then they were lost. Everyone of us knew only where the other transition was, but nobody knew in which way he could reach it (apart from the course which was the Cassia) and which was his split time or how much time was needed to reach Rome. Faber in this particular race remembers that there were people who got lost that maybe still today are searching for the finish line. And then dulcis in fundo the run, yes, of course the run, and this is something very peculiar. Of course the distance of the run course was not connected to the one of the bike or the swim. Indeed often it was so long that it matches the one of a modern 70.3. Can you imagine a swimmer like Faber that was an absolute triathlon beginner had to run for such a long distance! In that competition the race kilometers were 15! He remembers very well that he struggled to the finish line and got a great 5th place.
Just yesterday I asked him: “Faber why did you like triathlon? Why did you switched from swimming to triathlon that was starting at that time while swimming was something a lot more known as a sport? And he told me: “…I loved the power that triathlon gave to me. Thanks to the three disciplines that I was training I thought I could reach whatever I wanted with my strenght I felt like a super hero”:
…I will write more about the invincible Faber…so stay tuned!
Questo articolo lo dedico ad una persona che forse, anzi sicuramente, la maggior parte di voi la conosce solo nella sua “versione” lavorativa di DJ. La voce di Radio Dimensione Suono oppure meglio ancora lo specialista del Revival delle notti romane di oggi ed il DJ dei migliori locali della movida romana di mitici anni 80′.
Noi finti giovani di oggi, lo conosciamo invece sotto un’altra veste molto più particolare. Ebbene si, Faber Cucchetti che molti di voi non romani, non sanno neanche chi sia. Lui è stato un grande triathleta ed una mega promessa del nuoto italiano.
Nuotatore della Sergio De Gregorio e senza neanche farlo apposta dedico questo articolo in memoria degli Angeli di Brema che 50 anni fa morirono in un tragico incidente di aereo proprio nel giorno in cui pubblico questo articolo. Dunque agonista di nuoto dal 1971 al 1978. Specialista della rana, tre volte ha vestito la maglia della nazionale nella categoria juniores. Ha vinto un primato nazionale di categoria (200 rana esordienti) e poi da juniores nella staffetta mista (4×100). Beh, ragazzi, mica pensate che eravamo delle schiappe solo perchè il triathlon iniziava in quel momento. Noi eravamo delle promesse che a quel tempo hanno deciso di dedicarsi a questo sport che in quel momento nasceva e ci hanno creduto fino in fondo.
I magnifici due: Fabrizio Bovenzi e Danilo Palmucci che erano suoi compagni di squadra alla Sergio De Gregorio coinvolgono in questa follia generale anche Faber che probabilmente come me cercava nuovi stimoli di allenamento ed il triathlon in questo era perfetto!
Faber partecipa alla seconda gara organizzata in Italia che venne disputata a novembre a Trevignano sul lago di Bracciano. E se pensate che il clima era come quello di oggi, ve lo potete anche scordare! Quindi giornata di pioggia e freddo come erano di solito le giornate di fine autunno di tanti anni fa!
Certamente non crediate che le distanze di gara erano così definite come quelle di oggi. Tutto variava a seconda di dove volevi organizzare la gara! In questo caso la gara partiva da Trevignano ed arrivava a Roma, e precisamente allo Stadio dei Marmi (vicino lo Stadio Olimpico). I triathleti dovevano affrontare un percorso in bici e poi uno a piedi sul lungotevere. Mi sembra ovvio ricordare che non essendoci la Federazione di Triathlon ma solo una piccola Associazione di Triathlon, non esistevano i giudici di gara. Tutto era nelle mani di noi triathleti. Questo significa che ognuno controllava se stesso e gli altri. Ma questo ve lo racconto in dettaglio un’altro giorno! Quindi dicevo dopo il nuoto i ragazzi effettuavano un cambio a Trevignano e poi eravamo persi nel nulla, ognuno di noi sapeva solo dove era l’arrivo ma non come ci sarebbe arrivato e dopo quanto tempo. Faber proprio di questa gara si ricorda che ci furono persone perse nel nulla che forse ancora oggi vagano in cerca dell’arrivo. E poi dulcis in fundo la corsa, si, proprio la corsa, quella era una storia a parte. Ovviamente non rispettava assolutamente un rapporto di equilibrio con la bici e con il nuoto. Anzi spesso era talmente lunga che eguagliava quella di un odierno 70.3. Immaginate quindi un nuotatore come Faber che dal nulla doveva inventarsi una corsa così lunga. In quel caso 15 chilometri di sofferenza! Lui si ricorda solo di essere alla fine crollato ma di aver portato a casa un ottimo quinto posto.
Proprio ieri gli ho chiesto: “Faber, perchè ti piaceva il triathlon? perchè sei passato dal nuoto che in fondo era uno sport ben definito per passare al nuovo nato?” e lui mi ha detto: “…mi piaceva il potere che dava il triathlon. Grazie alle tre discipline potevo immaginare di raggiungere qualunque meta con le mie forze e mi sentivo invincibile!”.
…L’invincibile Faber farà parte di tante altre storie che vi scriverò…e quindi stay tuned!
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